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Il licenziamento per giusta causa
Procedimento disciplinare
LA CONTESTAZIONE. Nel momento in cui il datore di lavoro viene a conoscenza di una condotta disciplinarmente rilevante deve contestare per iscritto l’addebito al proprio dipendente dando termine allo stesso di almeno cinque giorni per formulare le proprie difese. La contestazione scritta è un presupposto necessario per la validità del provvedimento disciplinare che verrà adottato, fatto salvo per il rimprovero verbale.
La contestazione al dipendente deve essere:
- Tempestiva: la contestazione deve avvenire entro breve tempo rispetto a quando è emersa la condotta rilevante. La giurisprudenza ritiene che sia rispettato il principio dell’immediatezza anche laddove intercorra tra la condotta e l’addebito un intervallo di tempo qualora giustificato da accertamenti complessi.
- Specifica: la contestazione deve riportare il fatto o i fatti imputati al dipendente in maniera specifica e circoscritta. È illegittima una contestazione generica.
- Immutabile: la condotta posta alla base della contestazione rimane invariata, non può essere modificata successivamente. Vi deve essere corrispondenza tra il fatto contestato e il fatto posto alla base della sanzione disciplinare.
LE GIUSTIFICAZIONI. Una volta ricevuto il provvedimento displicare il lavoratore ha tempo cinque giorni per proporre le proprie difese. I CCNL possono prevedere che il termine per proporre le proprie difese sia superiore.
Qualora il lavoratore ne faccia espressa richiesta, il datore di lavoro è tenuto a sentire oralmente il proprio dipendente assistito da un rappresentante sindacale.
IL PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE. Contestato l’addebito e scaduto il termine per proporre le difese, il datore di lavoro può procedere con l’adozione del provvedimento disciplinare. Per tali ragioni, qualora la condotta posta in essere dal lavoratore sia stata talmente grave da ledere irreparabilmente il vincolo fiduciario posto alla base del rapporto contrattuale e le giustificazioni siano state ritenute insufficienti o inadeguate, il datore di lavoro potrà procedere con il licenziamento per giusta causa. La gravità dell’addebito legittima il recesso con effetto immediato, ossia senza l’obbligo del preavviso da parte del datore di lavoro.
L’adozione della sanzione disciplinare (in questo caso del licenziamento per giusta causa) deve essere tempestiva, ossia deve avvenire entro un congruo lasso di tempo dallo scadere del termine per le giustificazioni. I contratti collettivi spesso individuano un termine entro cui il datore di lavoro deve adottare il provvedimento disciplinare.
Il licenziamento per giusta causa deve essere comunicato per iscritto.