17 Agosto 2021

Proposta di acquisto casa: cosa fare e cosa chiedere prima di firmare

Se vuoi comprare casa e devi fare una proposta di acquisto, ti consiglio di leggere il nostro articolo. Ti spiega tutto quello che devi sapere e su cui prestare attenzione prima di firmare la proposta di acquisto della casa che hai tanto cercato.

Comprare casa rappresenta un momento importante nella vita di tutti noi.
Per questo, occorre prestare molta attenzione a ciò che si intende acquistare e a ciò che si firma.
Prenditi il tempo necessario per tutte le verifiche del caso, prima di firmare la tua proposta di acquisto.
Per proposta di acquisto si intende una dichiarazione sottoscritta dal proponente acquirente e diretta al venditore, attraverso la quale si prospetta l’intenzione di comprare il bene in vendita.

Prima di firmare la proposta di acquisto, chiedi e visiona questi documenti:

  • rogito del venditore e/o atto di provenienza dell’immobile;
  • planimetria, visura catastale e ipotecaria della casa: le prime due ti permettono di verificare se sono stati eseguiti lavori non presenti nell’assetto originario (eliminazione muri, chiusura porte o finestre ecc.…). In tal caso, ove l’immobile non fosse conforme allo stato originario o a norme edilizie, il venditore sarà tenuto a regolarizzare la situazione.
    La visura ipotecaria ti consente invece di verificare se sull’immobile vi sono pesi e/o oneri (es. ipoteche…). Anche in tal caso il venditore sarà tenuto ad azionarsi, provvedendo alla relativa cancellazione;
  • documentazione attestante la conformità degli impianti alla normativa di settore;
  • eventuali contratti di affitto o comodato in corso;
  • resoconto delle spese condominiali: se l’immobile si trova all’interno di un condominio, chiedi informazioni sulle spese condominiali pregresse.
    Il venditore le ha pagate tutte? Controlla, è bene sapere che il nuovo acquirente (tu), ne diverrai responsabile;
  • ultimo verbale di assemblea: sempre in caso di condominio, per evitare brutte soprese, verifica se sono state deliberate spese straordinarie. Per completezza, chiedi anche copia del regolamento condominiale.

Puoi chiedere tali documenti all’agente immobiliare.
In caso di vendita tra privati invece, tieni presente che la maggior parte di detta documentazione è pubblica (es. visure e planimetrie, rogito ecc.), mentre per gli aspetti condominiali ti consiglio di rivolgerti direttamente all’amministrazione condominiale del complesso.

La proposta di acquisto non richiede particolari requisiti per la sua validità, tanto è vero che nella maggior parte dei casi vengono usati formulari prestampati.
L’importante è che contenga tutti gli elementi essenziali del contratto definitivo, ossia:

  • generalità delle parti, acquirente e venditore;
  • descrizione dell’immobile con indicazione dei dati catastali, numero di locali, spazi comuni e presenza di eventuale box e cantina;
  • il prezzo d’acquisto: opportuno indicarlo a corpo e non a misura;
  • il programma contrattuale: si dovrà indicare entro quale termine verrà stipulato l’eventuale contratto preliminare e/o direttamente il rogito notarile di compravendita;
  • le modalità e i termini di pagamento del prezzo offerto: si dovrà indicare quanto verrà versato a titolo di caparra, per eventuali altri acconti e a saldo al rogito;
  • il termine entro cui dovrà essere accettata la proposta da parte del venditore;
  • la data di consegna dell’immobile;
  • il nominativo dell’agente immobiliare e la percentuale della sua provvigione ove l’affare si concluda positivamente;
  • luogo, data e firma del proponente (“Compravendita Condominio Locazioni” a cura di Cirla e Monegat Edizioni Itinera). 
Al momento della proposta, l’acquirente versa una somma di denaro normalmente a mezzo assegno bancario, a titolo di deposito cauzionale. Dopo l’accettazione della proposta, tale somma viene di norma consegnata al venditore a titolo di caparra confirmatoria.
La proposta per essere efficace può essere firmata anche da un solo soggetto intenzionato all’acquisto, anche laddove i soggetti interessati fossero più di uno (per esempio, due conviventi, due coniugi, due fratelli ecc.). Per contro, la proposta di acquisto deve essere RIVOLTA A TUTTI GLI EVENTUALI COMPROPRIETARI, e dovrà essere sottoscritta e accettata da tutti i proprietari.

La proposta può essere revocata fino a quando non viene accettata dal venditore, salvo che non sia stata prevista una proposta IRREVOCABILE.
La proposta irrevocabile è quella che va tenuta ferma per un periodo di tempo, sino al decorrere di un termine, da indicare nella proposta.
Nella prassi, la proposta irrevocabile viene tenuta ferma per 15 giorni, tuttavia, trattandosi di termine non stabilito a priori dalla legge, potrà essere indicato un periodo di tempo inferiore.
La proposta di acquisto diventa in ogni caso irrevocabile con l’accettazione del venditore, senza più possibilità per le parti di discutere sul prezzo o su altre condizioni di vendita (“Compravendita Condominio Locazioni” a cura di Cirla e Monegat Edizioni Itinera“).

Bisogna prestare attenzione al contenuto della proposta ove per comprare casa tu abbia necessità di accedere a un mutuo bancario.
È evidente che, se la banca non dovesse concederti il mutuo, non potresti comprare.
Per pararti le spalle, è quindi sufficiente inserire all’interno della proposta di acquisto una clausola specifica, grazie alla quale potrai tutelarti nel caso in cui (si spera di no), la banca non erogasse la richiesta liquidità.
Nella proposta di acquisto bisognerà quindi scrivere che la proposta stessa, è vincolata e subordinata all’erogazione del mutuo.
In breve, la vendita si verifica solo la banca eroga il mutuo.
In caso contrario, la proposta diventa inefficace e la somma che hai versato a titolo di deposito cauzionale dovrà esserti restituita.

Il giorno del rogito verrà saldato il prezzo della compravendita e normalmente, corrisposta la provvigione all’agente immobiliare.
Se devi chiedere il mutuo per acquistare la casa, ti consiglio di individuare come data del rogito (da riportare come detto nella proposta di acquisto), una data a distanza di almeno quattro mesi dalla sottoscrizione della proposta.

 

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